martedì

Maledette diete

Alla fine tocca anche a me! E' arrivato il momento di mettersi a dieta. Non avrei mai pensato di pronunciare questa frase, in quasi quarant'anni nn ne avevo mai avuto bisogno o quasi. Certo, sono stata sovrappeso in alcuni periodi della mia vita, ma è bastato pochissimo sforzo per rimettermi subito in carreggiata....adesso nn è più così. Cambiano le abitudini, il metabolismo, l'età e i chili si accumulano senza riuscire a smaltirli. Diciamo che nel mio caso un bell'aiuto l'ho dato da sola alla mia linea; nn mi sono fatta mancare molto in questi ultimi tempi e alla fine il risultato nn ha tardato. Il colpo di grazia me lo ha dato sicuramente la CIGS: cassa integrazione straordinaria a zero ore, in cui ho passato gli ultimi tre mesi della mia vita, da metà giugno a metà settembre 2009. A questo punto penso che il termine "zero ore", oltre a riferirsi al numero di ore lavorate...ovvero nessuna, si riferisca anche al numero di quelle in cui smetti di masticare. Non ho fatto altro che ruminare maledizione! Sicuramente ho dedicato tempo alla casa, ai miei hobbies, alla mia famiglia; purtroppo la maggior parte del tempo l'ho dedicata alla cucina. Ho cucinato e cucinato e cucinato e mangiato, mangiato e mangiato. Quando nn ingurgitavo i miei manicaretti, mi servivo di quelli confezionati: patatine, biscotti, merendine....si lo ammetto, me la sono proprio cercata, ma nn riuscivo a farne a meno. Come se nn bastasse, per darmi il colpo di grazia, ho deciso di smettere di fumare e così dopo più di vent'anni, addio anche al tabacco. Non mi pentirò mai di questa decisione, ma figuratevi quanto può aver incrementato il mio bisogno di cibo!!! Si mangia per noia, ora lo so e guardando l'ago della mia bilancia, adesso che sono rientrata al lavoro da tre settimane, posso asserire che ero VERAMENTE MOLTO ANNOIATA!! Ripenso a quando ero una ragazzina e pesavo poco più di un nano da giardino; quando le mie amiche con problemi di peso si lamentavano di nn riuscire a dimagrire ed io, bastarda dentro, le guardavo dicendo: "non saprei che dire, nn ho di questi problemi per fortuna". Ricordo i loro sguardi colmi di odio che gridavano silenziosi: "brava, goditela adesso la tua bella taglia 40/42. Ti auguro di arrivare al punto di comprare solo taglie 46 e nn perché sia la tua taglia, ma solo perché vuoi essere un'ottimista!" Quel momento è arrivato! La maledizione della taglia 46 ha fatto l'ingresso nella mia vita e adesso comincia il viaggio per cercare la dieta ideale, quella semplice ma efficace, veloce ma nn drastica, che si possa applicare anche quando sono al lavoro e nn ti faccia spendere mezzo stipendio in frutti esotici e verdure introvabili. Comincia il periodo di sacrificio, evitando le vetrine delle pasticcerie e panetterie e le corsie dei dolciumi al super mercato; mi aspettano i giorni del "cucchiaino di olio" al giorno per condire l'insalata....impresa quasi impossibile e del NIENTE PANE, NIENTE VINO, NIENTE BIRRA O SUPER ALCOLICI, NIENTE SALSE, FRITTI, INSACCATI....una tristezza infinita!! Ma questo è il prezzo che le donne oltre i trenta, dedite alle porcherie culinarie, devono pagare; il pellegrinaggio sulla via dello "SUGAR FREE" è cominciato e solo coloro che hanno fede nella dottrina "Taglia S" possono percorrerla....io personalmente mi accontento di una "M", ma come recitava l'anatema che mi fu scagliato addosso più di vent'anni fa, ....in fondo sono un'ottimista!

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